• 2 Maggio 2024 16:45

Buona la prima per la Roma di De Rossi. Ma quanta fatica nel finale

DiGiulia Sonnino

Gen 20, 2024

Tre punti contro il Verona per ripartire dopo il momento più difficile e carico di tensione negativa negli ultimi anni. Una a Roma a due facce, quella positiva nel primo tempo e quella più buia nel secondo, regala a mister De Rossi la prima vittoria nella sua esperienza da allenatore giallorosso, a concludere una burrascosa settimana che l’ha portato a coronare il suo sogno di sedere sulla panchina del club che ha sempre tifato dopo esserne stato una leggenda da calciatore. L’ambiente è subito caldo e si comincia tra i fischi alla squadra, gli striscioni e i cori pro-Mourinho, ma anche una calorosa accoglienza nei confronti dell’ex capitano, tornato all’Olimpico come allenatore dopo l’esonero dello Special One. E il pubblico dal primo minuto sotterra l’ascia di guerra sostenendo la squadra, come era prevedibile.
La gara inizia subito forte per la Roma, con una bella imbucata di Bove per Karsdorp, che invece di calciare in porta da pochi passi preferisce appoggiare all’indietro per Lukaku, che viene murato dalla difesa. La spinta è costante e le trame di gioco interessanti, con il vantaggio romanista che arriva al 19’. Pellegrini recupera palla e mette in moto El Shaarawy, bravo a dribblare il diretto avversario e a servire un cioccolatino a Lukaku: stavolta il numero 90 non sbaglia di mancino e infila Montipò. Passano pochi minuti e la formazione di Ddr trova anche il raddoppio, firmato da un Pellegrini ispirato, ancora su assist di El Shaarawy. I primi 45 minuti vanno in archivio con zero rischi per Rui Patricio ed una sola nota negativa, l’infortunio di Spinazzola, costretto alla sostituzione (al suo posto Kristensen, chiara indicazione sulla gestione futura di Zalewski).
La reazione del Verona s’intravede soltanto nella ripresa, con la Roma che cala vistosamente. Al 56’ i veneti trovano il gol per riaprire il match con Folorunsho, ma l’arbitro punisce una spinta dell’ex Lazio su Karsdorp e il Var conferma la scelta. Al 63’ però si ripresenta però un episodio per le speranze degli ospiti, con un calcio di rigore fischiato per mano di Llorente su colpo di testa di Djuric. Dopo la decisione arrivata grazie all’intervento del Var è lo stesso attaccante gialloblù a presentarsi sul dischetto, calciando clamorosamente alle stelle. Uno dei peggiori rigori visti in Serie A negli ultimi anni. Gli uomini di De Rossi riescono a salvarsi, ma né il rigore sbagliato e né il gol annullato al Verona scuotono la squadra, che sembra totalmente a corto di fiato dopo giorni difficili. La squadra di Baroni non si arrende e al 76’ riesce a riaprire la contesa con un bel gol dalla distanza di Folorunsho, con la seria complicità di Rui Patricio che si fa bucare le mani. I tentativi nel finale dell’Hellas non portano i frutti sperati e la Roma, con qualche pallone perso di troppo nel recupero, tiene il 2-1 e torna al successo dopo i ko col Milan e quello con la Lazio in coppa.
Con questa vittoria i giallorossi salgono a 32 punti, riavvicinando la zona Champions League, in attesa degli impegni delle dirette avversarie. Ora c’è la possibilità di preparare al meglio la sfida con la Salernitana – nonostante la fastidiosa trasferta in Arabia Saudita per affrontare l’Al Shabab in amichevole – e continuare nella risalita in classifica. De Rossi conosce bene questo ambiente e la certezza è che la squadra resterà con i piedi per terra senza fare voli pindarici, assolutamente ingiustificati.

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