Llorente salva la Roma all’ultimo. Pari in casa della Fiorentina

DiGiulia Sonnino

Mar 10, 2024
fiorentina romaFoto profilo ufficiale X AS Roma

Un pareggio a tempo scaduto permette alla Roma di conquistare un punto quasi insperato. Nella partita contro la Fiorentina, match valido per la 28ª giornata, finisce 2-2, con un gol di Llorente che beffa i viola quando ormai la sfida sembrava incanalata verso il successo degli uomini di Italiano. I giallorossi si riprendono così il quinto posto in solitaria avvicinando un pochino la quarta piazza occupata dal Bologna (dista tre punti), mentre i toscani rimediano il secondo pari di fila perdendo la chance di scavalcare il Napoli al settimo posto e di avvicinare le altre per la corsa alla Champions League.
Il primo tempo è un quasi monologo della Fiorentina, con i capitolini che partono col freno a mano tirato per via di un modulo, con la difesa a tre e la coppia Angeliño-El Shaarawy sulle fasce, che sembra proprio essere rigettato da una rosa che, dopo l’esonero di Mourinho e l’addio al “suo” schema, ha dato nettamente il meglio con una linea a quattro. I gigliati, dopo uno squillo iniziale di Lukaku, trovano il vantaggio al 13’ con Ranieri, bravo a sbucare alle spalle della difesa della Roma su calcio d’angolo battuto da Maxime Lopez e prolungato di testa da Nico Gonzalez, inseritosi sul primo palo. Il difetto della squadra di Italiano è quello di non chiudere la gara visto che non sfrutta sei angoli ed diverse buone chance da gol con Mandragora, Sottil, Milenkovic e Belotti, con Svilar in grande spolvero e Paredes che salva sulla linea. Nel primo tempo la Roma è costretta al cambio, con l’uscita di Mancini, già ammonito, che viene sostituito da Hujisen per evitare un’espulsione che sembrava nell’aria. Una scelta dove forse De Rossi poteva agire in maniera differente, inserendo un terzino puro da schierare a destra, con il ritorno di Angeliño a sinistra e un immediato passaggio a quattro.
Cosa che va in scena nella ripresa, con il tecnico di Ostia che sistema tutto e fa uscire dagli spogliatoi tutta un’altra Roma. I giallorossi prendono fiducia e campo e, dopo aver messo alle corde la Fiorentina, capitalizzano al 58’ con Aouar con spunto di Dybala e cross di Angelino che deviato diventa prezioso per il compagno di squadra algerino, bravo a imbucare di testa alle spalle di Terracciano. Nel momento di maggiore difficoltà, rischiando anche la rimonta, la Fiorentina si rialza e torna davanti al 68’ con Mandragora, lesto a raccoglie una palla vagante in area dove un paio di difensori scivolano e poi Aouar la liscia. De Rossi, per cercare un punto importantissimo, decide di inserire forze fresche, buttando nella mischia Baldanzi e Zalewski per Dybala ed El Shaarawy e poi Pellegrini e Spinazzola per Angeliño e Paredes, che però poco prima si era visto fischiare un rigore per una trattenuta ai danni di Belotti, con l’arbitro Massa (insufficiente), che decreta il rigore dopo la piroetta degna di Tania Cagnotto della punta di proprietà della società dei Friedkin. Ma Biraghi si fa ipnotizzare dal dischetto da Svilar. L’errore è fatale per la Fiorentina, che, dopo gli ultimi disperati assalti della Roma alla ricerca del nuovo pari, si fa acciuffare sul 2-2. Una rete spettacolare di Llorente su assist di N’Dicka fa esplodere i 2500 tifosi romanisti nel settore ospiti del Franchi e tutti gli altri davanti agli schermi televisivi.
Alla fine il pareggio a Firenze non è affatto un brutto risultato, ma, come poi ha anche ammesso nel dopo-partita, la gara deve essere un insegnamento per De Rossi (non si farebbe il suo bene ad elogiarlo sempre, anche quando sbaglia) a proseguire sulla strada della difesa a quattro e di un modulo che sta dando tante soddisfazioni. Ora testa al Brighton e al Sassuolo, per concludere il ciclo fino alla sosta nel migliore dei modi.

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