• 25 Aprile 2024 13:36

Conferenza pre-Venezia, Mourinho: “Dobbiamo vincere domani”

DiMatteo Cirulli

Mag 14, 2022

L’allenatore della Roma, alla vigilia della partita col Venezia, in programma sabato 14 maggio alle 20.45 è tornato a parlare in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:

Sulla qualificazione in Europa League tramite campionato:

“Mi sembra che ci sia gente interessata dal nostro posizionamento. Se arriviamo ottavi e vinciamo la finale sarebbe fantastico per il calcio italiano, che avrebbe otto squadre nelle competizioni europee l’anno prossimo. Ma questo non si deve fare tramite ingiustizie e mancanza di rispetto per gente che lavora tanto quanto noi. Non credo avremo mancanza di concentrazione per le ultime due partite. Contro la Fiorentina ho visto una squadra stanca. Con quella decisione hanno vinto la partita, ma andavano molto forte. Siamo stanchi di arbitri e Var, vengono punti, squalificati per settimane. Questo è un modo per dire che hanno sbagliato, però alla fine dove sono i punti? Stiamo lottando per arrivare tra il quinto e l’ottavo posto, io non voglio arrivare alla fine e dover dire come l’allenatore del PSV ‘complimenti all’Ajax, agli arbitri e al var’, non voglio. Io voglio finire quinto o sesto e cercheremo di arrivarci fino alla fine. È sempre stato il nostro obiettivo e ci siamo stati per quasi tutta la stagione”.

Sulla gestione delle energie dei calciatori:

Mkhitaryan è infortunato, non c’è gestione. Domani non gioca non per risparmiarlo, ma perchè in questo momento è un giocatore infortunato. Non abbiamo una rosa in grado di poter fare cambi sostanziali. Non abbiamo il livello di esperienza o due giocatori simili di ruolo che ci permettano otto o nove cambi. Dobbiamo vincere domani, sia per i punti, sia perché è l’ultima partita in casa. Se vinciamo andiamo all’ultima partita come autori del nostro destino, senza pensare a cosa possa succedere sabato o domenica. Dobbiamo vincere domani, mantenendo il rispetto per l’avversario, che domani potrebbe giocarsi il proprio futuro. Faremo un paio di cambi, magari un altro paio contro il Torino, così da poter far riposare qualche giocatore in più”.

Su Zalewski:

“La differenza tra Zalewski e gli altri ragazzi della primavera è che a lui è capitata una opportunità. In un momento nel quale la squadra aveva bisogno di un giocatore in quel ruolo e lui era preparato. Abbiamo deciso di metterlo in quella posizione quando perdevamo due a zero in casa contro il Verona. Senza Spinazzola ed El Shaarawy, con Vina, che è un giocatore diverso. Per me è una questione di opportunità, magari può capitare per un altro ragazzo giovane. Lui è rappresentativo di quello che siamo noi e del nostro rapporto con la Primavera, col mister De Rossi, con Vergine e con Bruno (Conti). Spesso i ragazzi lavorano con noi. Nella preparazione alla prossima stagione porteremo tre o quattro giocatori dalla primavera, in modo tale che siano integrati da subito nel gruppo squadra. Zalewski deve diventare un esempio“.

Sulla possibilità di arrivare in Champions:

L’organizzazione è importante, e noi la abbiamo. Se si paragona la Roma di agosto e quella di oggi è stato fatto un grande lavoro sotto ogni livello. Serve tempo, il mio contratto è di altri due anni. Se parliamo di Zalewski parliamo di giocatori che hanno bisogno di tempo. Ci sono altre squadre in cui il tempo neanche esiste. Poi è una questione di qualità e quantità. Noi abbiamo sofferto quest’anno in determinati momenti proprio per la mancanza di quantità. Dopo la partita con la Fiorentina ho risposto ad una domanda che chiedeva la differenza di intensità e io gli ho detto che la differenza erano centoquaranta chilometri di calcio. I minuti giocati si pagano, basta vedere i numeri di Ibanez e e Cristante. Mi devo scusare con voi, perchè non faccio interviste. Ho fatto quell’intervista perchè conosco Gary da tanti anni e per giustificare il motivo del suo viaggio qui. Sia io che la proprietà e vogliamo arrivare in Champions, altrimenti non sarei venuto qui. Abbiamo organizzazione, tempo, qualche talento. Abbiamo la passione dei tifosi. Dobbiamo migliorare anno per anno e dobbiamo vedere cosa succederà questa estate. Ma abbiamo anche altre tre partite da giocare, quindi basta parlare del prossimo anno.

Sul miglioramento della Roma:

“Le analisi si fanno a stagione finita, abbiamo tre partite da giocare, ovviamente la finale è quella più importante, perchè manca da tempo qui. Però queste due partite di campionato sono importanti per me“.

Sui tifosi:

“Abbiamo deciso internamento che il minimo che possiamo fare è ringraziare i tifosi. Io posso farlo adesso, i giocatori sui Social. Credo sia più simbolico ringraziarli in campo dopo la partita. Il loro sostegno e il loro amore è stato fondamentale. Al di là del risultato di domani, al di là del mio piede distrutto ieri da Kumbulla. A fine partita dobbiamo fare un giro di campo per ringraziarli, ovviamente con una vittoria sarebbe meglio. Ma se lo meritano, perchè sono stati veramente fantastici“.

Su Zeman:

“Prima di finire, con un giorno di ritardo, vorrei fare gli auguri di compleanno al mister Zeman”.

Di Matteo Cirulli

Romano e romanista, tutto fare de Al Circo Massimo, dalla regia ai Social Network.

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