La Roma, in casa del Monza, manca la terza vittoria di fila in Serie A sotto la gestione Juric. Nel match dell’U-Power Stadium, valevole per la settima giornata del campionato di Serie A, è 1-1: al gol dei capitolini di Dovbyk risponde Mota. Un pareggio che serve poco a Juric e che potrebbe invece dare ossigeno ad Nesta. In classifica i giallorossi sono ottavi con 10 punti come Empoli e Atalanta, I brianzoli, ancora alla caccia della prima vittoria, agganciano il Venezia al penultimo posto a quota 4.
Per la sfida in Lombardia il tecnico croato sceglie la formazione tipo, orfana di Dybala – out per un problema al flessore – e di Hummels, che deve rimandare l’esordio per via di un’influenza. Di nuovo tra i convocato Zalewski e Le Fée. La Roma si rende protagonista di una partenza abbastanza aggressiva, facendo molto possesso palla, ma senza riuscire a creare particolari problemi dalle parti di Pizzignacco. Al 15’ i ragazzi di Juric vanno però a segno con Dovbyk, dopo un legno colpita da Koné, ma il gol viene annullato per un fuorigioco dell’attaccante ucraino. Due minuti più tardi Bianco trova l’imbucata per Maldini, che calcia verso la porta: Svilar si oppone con i piede e nega il gol all’ex Milan con un grande intervento. Al 20’ il tecnico croato perde El Shaarawy per infortunio, così decide di mandare in campo Zalewski, appena reintegrato dopo l’affaire contratto. La Roma resta in zona offensiva e va molto vicina al vantaggio con Pellegrini che, tutto solo davanti a Pizzignacco, attende un momento di troppo e fallisce la conclusione, facendosi chiudere lo specchio dall’estremo difensore. Il portiere biancorosso, schierato per via dell’infortunio di Turati, successivamente, compie un grande intervento su un altro tiro di Koné. Il Monza prova a reagire con Pessina, che però non intuisce una grande giocata di tacco di Maldini. Al 40’ scontro aereo per Mancini, che viene medicato e torna in campo con il turbante per tamponare la ferita.
La ripresa inizia senza cambi da parte di Juric, con i giallorossi che continuano a spingere con forza. Al 55’ bello scambio tra Pellegrini e Dovbyk che fa da sponda spalle alla porta: il capitano romanista può calciare col mancino dall’altezza del dischetto, ma trova Pizzignacco centralmente. Poco dopo grave errore di Dovbyk, che si invola davanti al portiere ben servito da Soulé (titolare al posto di Dybala) e prova il tiro a giro col mancino sul secondo palo: la palla sfila alta sopra la traversa, con tutti che si disperano. Al 61’ l’ucraino si riscatta e sblocca il match: Cristante lo serve in verticale, lui lavora spalle alla porta su Izzo ai 25 metri per tagliarlo fuori e involarsi verso la rete sul centro destra dell’area, poi sterzata verso sinistra, un paio di finte per smarcarsi e mancino incrociato in area. Non c’è scampo sulla stoccata. Nesta cambia subito: Dany Mota per Bianco ed è proprio grazie a lui che i padroni di casa trovano il pari. Maldini porta palla centralmente e poi la allarga per Carboni sulla sinistra, cross teso in mezzo tra difesa e portiere con Svilar che smanaccia male e sul secondo palo è proprio Mota ad essere il più lesto, mettendo in rete anticipando la difesa. Subito dopo escono Soulé e Hermoso, entrano Pisilli e Angelino. A poco più di un quarto d’ora dal termine Dovbyk lavora palla sulla sinistra e serve Koné, che tenta il destro piazzato a giro sul secondo palo, con la palla che esce di un niente. Altra occasione sprecata. A quattro dalla fine le ultime mosse di Juric: dentro Baldanzi e Shomurodov per Pellegrini e Celik. Ed ecco il punto di svolta della partita. Subito prima del novantesimo c’è un contatto in area, con il pestone di Kyriakopoulos su Baldanzi su un cross dalla sinistra. L’arbitro La Penna e il Var (Aureliano), dicono che non c’è nulla e negano un clamoroso calcio di rigore ai giallorossi. Le proteste non portano frutti. Nel recupero l’ultimo brivido del match con Baldanzi che arriva al tiro dentro l’area: murato sul nascere.
Un pareggio che non fa di certo sorridere la Roma visto l’impegno contro l’ultima della classe. Tutte le considerazioni sulla prestazione offensiva (netti i miglioramenti rispetto a Venezia ed Elfsborg) e difensiva vengono però a cadere quando c’è un episodio del genere: lo step on foot ai danni di Baldanzi non segnalato dal gruppo arbitrale sono l’ennesima occasione in cui si verificano i due pesi e le due misure. Ora c’è la sosta per le nazionali, con la Roma che proverà a ricompattarsi in vista della sfida con l’Inter alla ripresa del campionato.