Allo Stadio Olimpico di Roma si è tenuto il Social Football Summit, evento che ha visto la partecipazione di Florent Ghisolfi e di Lorenzo Vitali. I due dirigenti romanisti sono intervenuti su alcuni temi: il francese ha parlato della recente scelta di Ranieri come tecnico, mentre il general counsel si è soffermato sul nuovo stadio.
L’INTERVENTO DI GHISOLFI
Sul periodo della Roma: “Non è un periodo facile, ma credo che dobbiamo tenere alto il morale e l’energia. Non siamo contenti, ma è importante essere pronti ad andare avanti. Friedkin è ben saldo nel progetto e questo ci dà fiducia nel proseguire“.
Sulla scelta di Ranieri: “Lavorare con Ranieri è un’opportunità fantastica. È un gentiluomo ed è un onore imparare da lui e camminare al suo fianco: porterà al club la sua calma e la sua esperienza. Crediamo sia la persona giusta per portare migliorie adesso e più avanti. Vogliamo lavorare sul futuro, cercando di costruire insieme al mister. Quando è arrivato Ranieri a Trigoria c’era un’energia speciale, il primo discorso che ha fatto per lo staff e la squadra è stato molto toccante. È un gentleman e anche un uomo dalla forte personalità. La scelta di chiamare Ranieri è stata collettiva, non solo mia“.
Sulle giovanili: “La strategia sui giovani e sull’Academy fa parte della mia missione: è un aspetto centrale. È importante anche il luogo dove poter creare questa squadra composta da giocatori di alto livello. Stiamo lavorando a tanti progetti”.
Sulle strategie mercato: “Abbiamo modificato quella adottata in passato. Preferiamo adesso investire sul lungo termine, piuttosto che fare prestiti o puntare su giocatori di esperienza. Vogliamo abbassare l’età media della squadra, dobbiamo cercare di trovare il giusto rendimento sul campo e avere chiara la rotta”.
Sui tifosi: “Noi ogni giorno ci svegliamo per i nostri tifosi e siamo molto tristi per questo momento. Loro si meritano molto di più. Ed è quello che cercheremo di fare”.
L’INTERVENTO DI VITALI
Sullo stadio: “Sono stato coinvolto sul progetto Stadio dal giorno uno, lavorando fianco a fianco col comune di Roma. Dal sindaco, agli assessori, sono stati tutti di grande supporto: li abbiamo sentiti come parte della famiglia e li ringraziamo per l’impegno. Poi voglio svelarvi un segreto: non c’è uno stadio nuovo in Italia che è arrivato al punto in cui siamo noi. È ambizioso e complicato, ma noi siamo focalizzati per lavorare giorno dopo giorno. Lo stadio sarà meraviglioso e soprattutto ‘romano’”.
Su Ranieri: “Se si parla di internazionalizzazione della Roma senza dubbio Ranieri è l’uomo giusto. Noi siamo il club che porta il nome della Città Eterna e dobbiamo per forza pensare in modo più ampio. Ranieri cerca di trasmetterci questo dal primo giorno. È un maestro”.
Sul numero di partite: “I numeri delle partite stanno aumentando sempre di più e questo ha delle ripercussioni. I diritti tv sono introiti importanti. Serve trovare un equilibrio tra questo e la salute dei giocatori”.