Partenza con amarezza. Con una rete subita nei minuti finali la Roma vede sfumare il successo nell’esordio stagionale in Europa League contro l’Athletic Bilbao. Nel match che ha segnato il debutto europeo assoluto di Ivan Juric, la squadra giallorossa non riesce a replicare la prova vincente offerta domenica contro l’Udinese, lasciando comunque soddisfazione al tecnico per la prova.
Il croato schiera dal primo minuto Hermoso, mentre sulla trequarti spazio a Baldanzi al fianco di Dybala, vista l’assenza di Pellegrini. Dentro anche Koné, con Pisilli tenuto in panchina. Tra le fila spagnole, invece, inizialmente fuori il grande spauracchio Nico Williams. È il fratello maggiore Inaki a firmare la prima occasione della partita dopo uno scatto in profondità alle spalle di Hermoso, ma la sua conclusione in equilibrio precario termina alta. I giallorossi faticano a uscire e si affidano a frequenti lanci lunghi. In uno di questi Dovbyk vince il corpo a corpo con Vivian ma, invece di provare il tiro, tenta l’aggancio, venendo chiuso da Agirrezabala. La Roma intorno al 20’ alza il baricentro e prende il controllo delle operazioni, finalizzando il momento positivo al 32’: magia di Dybala a centrocampo, Baldanzi apre per Angelino che disegna un cross perfetto per Dovbyk, che tutto solo di testa non sbaglia.
In avvio di ripresa, staffetta Dybala (per lui un indurimento al flessore della coscia sinistra)-Soulè, con l’ex Frosinone che ha una grande occasione al 54’: Aitor Paredes scivola e lascia un’autostrada all’argentino, il cui diagonale viene ben parato da Agirrezabala. A mezz’ora dal termine fa il suo ingresso in campo Nico Williams, che subito serve un cross insidioso a Guruzeta, chiuso dalla retroguardia giallorossa. Al 71’ Celik si accascia per un problema fisico e Juric lancia Saud, all’esordio dopo il trasferimento estivo. L’intensità rimane alta, ma la partita è povera di emozioni, con la Roma che però si abbassa e perde campo. L’episodio favorevole per i baschi non può che arrivare su calcio piazzato: all’85’ cross di Berenguer su punizione a trovare la sponda di Nunez su cui sbuca Aitor Paredes, che fulmina Svilar da due passi. Rivedibili le marcature di vari uomini. Nel finale c’è anche spazio per un’occasione di testa non sfruttata da Hermoso, ma il risultato non cambia più.
Una vittoria mancata anche se resta una Roma che ha offerto tratti di vitalità e di compattezza, dando una buona dimostrazione di carattere ai tifosi, rimasti in silenzio per il primo quarto d’ora per continuare la contestazione. Per Juric c’è ancora tanto su cui lavorare e il percorso europeo è ancora lunghissimo. Appuntamento a domenica per la sfida col Venezia, per quella che sarà la terza partita consecutiva all’Olimpico.