• 12 Ottobre 2024 16:33

L’Olimpico si schiera con De Rossi. Ma per Juric è buona la prima

DiGiulia Sonnino

Set 23, 2024

Una domenica di ordinaria follia in casa Roma. Lo spettacolo offerto dal campo e dal pallone, è diventato un dettaglio, un’immagine sfumata nel mezzo di una polveriera, un optional in una settimana da incubo. La domenica del paradosso giallorosso perché in un clima surreale tra le dimissioni della Ceo Lina Souloukou e la contestazione per la cacciata di Daniele De Rossi, Ivan Juric ha regalato la prima vittoria stagionale ai suoi. Un 3-0 alla rivelazione Udinese firmato Dovbyk, Dybala e Baldanzi. Tre punti portati a casa da grande, con personalità, senza mai soffrire l’avversario che era arrivato nella Capitale da prima della classe. La strana domenica ha visto De Rossi protagonista indiscusso, anche se non era presente all’Olimpico: per l’ex tecnico cori continui e striscioni di supporto. Simboli di un amore che resta, di una ferita che difficilmente sarà rimarginata.

Tra il silenzio del tifo più caldo – la Curva Sud entrerà solo al 29’ per una protesta silenziosa – e qualche fischio proveniente dagli altri settori dello stadio, i giallorossi, schierati da Juric con una formazione da “vecchia guardia” e con la sorpresa di Koné in panchina, danno subito qualche segnale incoraggiante portando grande pressione nella metà campo friulana. El Shaarawy manca una deviazione sotto porta su assist di Pisilli, poi all’8’ è Dovbyk ad impegnare Okoye con una girata velenosa in area. Il meritato vantaggio romanista arriva al 19’ proprio grazie al gigante ucraino, che riceve in verticale da El Shaarawy e con un diagonale mancino perfetto fulmina il portiere per l’1-0. Nel resto del primo tempo non succede moltissimo, ma in avvio di ripresa la Roma torna a spingere e si guadagna subito un calcio di rigore: Bijol tocca in area Dybala, l’argentino stesso s’incarica della battuta e firma il 2-0. 

Qualche istante dopo Cristante sfiora anche il tris, Okoye però è bravo a dirgli di no su un colpo di testa, poi sulla ribattuta mischione in area non sfruttato da Dovbyk e lo stesso Cristante (era comunque tutto fermo per fuorigioco dell’ucraino). L’Udinese tenta una timida reazione arrivando alla conclusione prima con Brenner e poi con Ekkelenkamp, ma entrambi i tentativi non spaventano Svilar. La chance più grande i bianconeri la creano al 65’ con un contropiede concluso dal sinistro di Thauvin, sul quale stavolta il portiere giallorosso è costretto ad un grande intervento. Passano cinque giri di lancette e la squadra di Juric la chiude con un neo entrato: bello scambio tra Dovbyk e Baldanzi, il giovane azzurro riceve in area dopo un tocco di mano di Bijol e con il sinistro beffa Okoye per il 3-0. Nel finale viene annullata anche la possibile doppietta con ‘scavetto’ di Dovbyk, fermato in fuorigioco sul filtrante di Paredes. In una giornata ricca di polemiche e di fischi, soprattutto per Pellegrini e Cristante, la Roma porta comunque a casa tre punti e Juric può essere soddisfatto per quanto messo in mostra dalla sua squadra. Quei principi di aggressività che ricerca da sempre si sono visti, anche più di quanto previsto forse dallo stesso tecnico alla vigilia. Ora inizia il percorso europeo.

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