Continua il mal da trasferta della Roma che, lontana dall’Olimpico, in questa stagione deve ancora vincere. Termina 1-1 la partita di Bruxelles contro l’Union Saint-Gilloise, valida per la quarta giornata di Europa League, dove i giallorossi hanno accumulato appena 5 punti nel maxi-girone (la qualificazione diretta al turno successivo appare un miraggio). Ancora una volta non trova spazio dal primo minuto Hummels, Juric nel pre-partita ha parlato di scelta tecnica e non di bocciatura per l’esperto centrale tedesco, ma la sua esclusione fa comunque rumore. Al suo posto viene arretrato Cristante insieme a Mancini e Angeliño, con El Shaarawy esterno di centrocampo. Davanti Pellegrini e Baldanzi a supporto di Shomurodov, con Dovbyk e Dybala tenuti a riposo.
La prima occasione del match è per i padroni di casa: Khalaili riceve il pallone in zona offensiva, calcia da fuori ma manda di poco alto facendo correre subito un brivido ai tifosi giallorossi. Al 4’ ancora i belgi in avanti: sugli spioventi di calcio di punizione Niang viene servito in area, prova a coordinarsi con il destro ma manda fuori. Al 12’ primo squillo degli uomini di Juric: palla in profondità per Shomurodov che serve al limite dell’area Baldanzi, destro verso la porta che Moris respinge centralmente. Fischiato poi dall’assistente il fuorigioco dell’attaccante. Al 17’ grande chance per i padroni di casa: punizione di Vanhoutte dai pressi del corner, palla in mezzo per Sykes che anticipa Mancini, salta di testa ma non trova la porta. Un minuto dopo ancora Union Saint-Gilloise: Fuseini viene servito al limite dell’area, calcia con il destro c’è la deviazione di Le Fée che sporca il tiro dell’attaccante. Al 23’ potenziale opportunità per i capitolini: cross di Celik in area di rigore verso Shomurodov che non arriva sul pallone. Al 33’ sugli sviluppo di un calcio d’angolo, Pellegrini si ritrova il pallone sul secondo palo, il destro al volo è però troppo debole e facile preda del portiere. Al 38’ ci prova Niang che punta Celik, calcia con il sinistro sul primo palo ma Svilar respinge e manda in calcio d’angolo. Al 42’ cross di Pellegrini in area per Mancini che colpisce di testa, Moris blocca. Un primo tempo con poche emozioni che va in archivio.
La ripresa inizia senza cambi per la Roma e con il cross di Pellegrini per il colpo di testa di Shmurodov: palla fuori di poco. I giallorossi insistono e al 51’ vanno vicinissimi al vantaggio. Baldanzi recupera il pallone al limite dell’area dopo la cavalcata di Koné, si accentra, calcia col sinistro e colpisce il palo interno. Poco dopo doppio cambio per Juric: fuori Le Fée e Shomurodov, dentro Pisilli e Dovbyk. Al quarto d’ora proprio l’attaccante ucraino va al tiro su assist di Koné, ma la sua conclusione è murata dalla difesa. Al 62’ la Roma corona il quarto d’ora positivo e sblocca la partita. Cross di Pellegrini dalla sinistra per Mancini che salta di testa anticipando il portiere, che sbaglia il tempo di uscita, e firma il vantaggio. Inutili i tentativi di recriminare per un fallo inesistente. A meno di quindici minuti dal fischio finale arriva però il pari dei belgi. Palla dentro da calcio d’angolo per lo stacco di testa di Mac Allister che, approfittando dell’uscita a vuoto di Svilar (disturbato anche da Koné) e di una marcatura approssimativa di Celik, trova la rete dell’1-1. Subito dopo altra doppia sostituzione per la Roma con Zalewski e Soulé dentro e Baldanzi ed El Shaarawy che si siedono in panchina. Al 85’ ripartenza della squadra di Pocognoli, che va alla ricerca del successo: cross di El Hadj in area per Boufal che colpisce però male di testa vanificando un’ottima occasione, anche per Pisilli che è riuscito a disturbarlo prima di colpire. In pieno recupero ancora belgi pericolosi, ma prima Cristante e poi Celik evitano l’incredibile sconfitta.
La classifica dopo 4 partite non sorride a capitan Pellegrini e compagni, con uno Juric di nuovo in bilico e sul banco degli imputati: la Roma produce meno della decima squadra del campionato belga e continua a rischiare tanto sulle folate avversarie. Il Bologna è proprio l’ultima spiaggia per il tecnico croato.