Da togliere il respiro. Dopo 90 minuti in cui la Roma sembrava pronta ad affrontare una settimana di critiche per aver perso in casa con il Lecce – con tanto di rigore sbagliato dopo pochi minuti – ecco che la luce giallorossa si è accesa sullo Stadio Olimpico, illuminando la via della squadra di Mourinho per una clamorosa rimonta. Il primo squillo che ha portato oltre 60mila romanisti a credere nella domenica perfetta è stato quello di Azmoun, che al 91’ con una grande incornata sul cross teso di Zalewski ha battuto Falcone, pareggiando la rete di Almqvist, che di mancino al 72’ aveva fulminato Rui Patricio per un 1-0 raggelante. Ma l’autore non aveva ancora finito di completare il quadro da incorniciare, quello che ha visto Lukaku esplodere di gioia nella corsa sotto la Curva Sud. Un urlo dopo il gol della vittoria (su passaggio di Dybala) che ha fatto tremare il Foro Italico, con l’abbraccio e l’incontenibile felicità di essere romanisti condivisa tra giocatori e tifosi. Sì, anche per un successo per 2-1 in casa contro il Lecce. Ma la razionalità non fa parte del calcio e soprattutto di questa tifoseria, che si è goduta una vittoria insperata per quasi tutti al novantesimo.
Riavvolgendo il nastro la partita si era messa subito in discesa per i giallorossi, che dopo poco più di un minuto dal fischio d’inizio conquistano un calcio di rigore: Dybala calcia a botta sicura in piena area, Baschirotto tocca di mano e dopo un controllo al Var l’arbitro assegna il penalty. L’argentino lascia il tiro dal dischetto a Lukaku, ma il belga si lascia ipnotizzare da Falcone, sbagliando il suo primo tiro dagli 11 metri in Serie A. Una grande frustrazione pensando che poteva essere una gara già ben instradata. La Roma attacca e subisce poco – il modulo è stato leggermente diverso dal solito, con Cristante e Bove mediani e Aouar più altro tra le linee – ma non trova la via del gol nonostante i tentativi di Aouar e Dybala. Nel secondo tempo Falcone continua a chiudere la saracinesca e come detto è poi il Lecce a trovare il vantaggio, sfruttando alla perfezione un contropiede che trova impreparata la retroguardia di Mou. Che per recuperarla butta dentro Azmoun, Belotti, Kristensen e Zalewksi (Renato Sanches era già entrato da qualche minuto): il portoghese con l’assetto ultra-offensivo trova tre punti fondamentali nella giornata di campionato che precede il derby con la Lazio di Sarri. La Roma riscatta anche il brutto ko di Milano contro l’Inter e sale a 17 punti, recuperando terreno a Milan e Atalanta e scavalcando gli stessi biancocelesti. Prima di pensare alla stracittadina di domenica prossima c’è però da tenere alta la guardia in Europa, con la trasferta a Praga contro lo Slavia che può regalare, in caso di tre punti, la qualificazione e il primo posto matematico nel girone. L’entusiasmo del successo con il Lecce darà la giusta dose di spinta alla squadra per ricaricare subito le batterie ed affrontare le tre gare in sette giorni.
(Photo: Profilo X AS Roma)