La Roma saluta il suo pubblico mantenendo vivo il sogno della Champions League con la vittoria per 3-1 contro il Milan. Record assoluto di spettatori (68.100), una coreografia da brividi per Ranieri, alla sua ultima da allenatore all’Olimpico e una reazione d’amore del pubblico dopo il ko con l’Atalanta: inutile dire che, almeno nell’approccio, la differenza la fanno le emozioni. Ma ecco come è andata la gara.
Senza l’infortunato Dovbyk (indisponibili anche Pellegrini e Dybala, tutti e tre in panchina a caricare la squadra) sceglie la coppia d’attacco formata da Shomurodov e Saelemaekers (parte seconda punta), in mezzo al campo torna a sorpresa Paredes, con Koné e Cristante. Sulle fasce Soulé e Angelino. Nel Milan – reduce dalla sconfitta in finale di Coppa Italia con il Bologna – parte in panchina Leao, gioca Joao Felix e in attacco c’è Gimenez dal primo minuto. Dopo 3′ ecco subito il vantaggio della Roma: Soulé rimedia dopo un’azione personale e batte un corner giusto sulla testa di capitan Mancini, che insacca di testa. Superato il momento, il Milan, privo di Bondo, Hernandez, Walker e Chukwueze, sembra poter crescere e si rende pericoloso prima con un’incursione di Pulisic e poi con Gimenez. Ma al 20′ ecco l’altro episodio clou della sfida: proprio la punta messicana rifila una gomitata al petto a Mancini. Piccinini viene richiamato al Var e, di ritorno, gli sventola il rosso in faccia. Netta la condotta violenta dell’ex Feyenoord. La superiorità numerica c’è ma non si vede, perché la Roma cala di ritmo, mentre il Milan si sistema e, nemmeno troppo a sorpresa, pareggia al 39′: Jimenez si infila in area eludendo il fuorigioco e trova la respinta di Svilar, Joao Felix è però nei paraggi e infila in tap-in l’1-1. Troppo morbido l’approccio della squadra di Ranieri, che si becca anche qualche fischio dal pubblico per l’atteggiamento passivo.
La ripresa che comincia con lo stesso ritmo, con il Milan più organizzato e la Roma meno incisiva, con la mossa di Saelemaekers spostato a sinistra e la difesa a quattro. Reijnders si fa minaccioso, Saelemaekers prova a farsi rimpiangere dalla sua ex squadra, ma è un chirurgico Paredes a riportare in vantaggio i giallorossi: la sua punizione dalla lunga distanza, al 58’, sorprende Maignan e trasforma l’Olimpico in una bolgia. Iniziano i cambi e proprio il neo entrato Leao, al 79′, si ritrova sui piedi una palla coi fiocchi che Svilar disinnesca. L’ennesimo miracolo del belga. La Roma è brava ad evitare un finale di ansia e a chiudere i conti con una rasoiata di Cristante a pochi minuti dal novantesimo.
Finisce 3-1 per la Roma, che può ancora sognare il quarto posto che vuol dire Champions, mentre il Milan archivia un’altra tappa della sua deludente stagione. Sugli altri campi infatti la Juventus ha battuto agilmente l’Udinese, mantenendo il punto di vantaggio su Mancini e compagni. La Lazio invece perde terreno con il 2-2 in casa dell’Inter e viene scavalcata proprio dalla Roma. La corsa all’ultimo piazzamento in Champions si deciderà tutta all’ultima giornata: Roma impegnata con il Torino, Juventus contro il Venezia e ostacolo Lecce per la Lazio.