L’Atalanta infrange il sogno Champions della Roma. Ora si fa durissima

DiGiulia Sonnino

Mag 12, 2025

L’Atalanta interrompe il sogno Champions League della Roma. Dopo Napoli e Inter, sono i bergamaschi la terza squadra a qualificarsi matematicamente per la prossima Champions grazie alle vittoria per 2-1 sui giallorossi, fermati dagli uomini di Gasperini dopo 19 risultati utili consecutivi. Si complica di molto la corsa dei capitolini, che restano a -1 da Juventus e Lazio: matematicamente tutto è ancora aperto per il quarto posto, anche se la prossima sfida è quella col Milan per Dovbyk e compagni.

Ranieri, che deve sostituire l’infortunato Pellegrini, sceglie Rensch sulla destra, con Shomurodov ad oscillare tra centrocampo e attacco alle spalle di Dovbyk. Per il resto confermato gli uomini sempre impiegati ultimamente (altra panchina per Paredes). La prima occasione della gara arriva al 6′ ed è per i padroni di casa, su un cross di Zappacosta: De Ketelaere per questione di centimetri non riesce a intervenire sul secondo palo. Primo brivido. Poi al 9′ i nerazzurri passano in vantaggio con Lookman. De Ketelaere viene dentro al campo, resiste ad un contrasto e serve l’attaccante nigeriano (in dubbio fino all’ultimo…) che controlla, approfitta di un’esitazione grottesca di Rensch, si gira e calcia superando un incolpevole Svilar. Al 18′ prova a rispondere la Roma: Koné riceve al limite dell’area e calcia, palla deviata che termina oltre la traversa in angolo. Al 20′ contropiede Atalanta rifinito da Ederson per De Ketelaere, che da due passi non trova la deviazione. Al 24′ la squadra di casa va vicina al raddoppio in due occasioni, che fanno tremare la difesa romanista. De Ketelaere calcia dall’altezza del dischetto, Svilar respinge, poi Retegui da due passi manda incredibilmente fuori e tiene la Roma in gioco. Ed ecco che al 32′ arriva il pareggio della Roma: gran giocata di Soulé, che mette in mezzo una palla deliziosa per la testa di Cristante, che batte Carnesecchi di testa. Dopo il pari la gara cambia di ritmo e i capitolini prendono coraggio, chiudendo la prima frazione in attacco rendendosi pericolosi con un tiro di Rensch che finisce a lato.

Come nel primo tempo anche nella ripresa la squadra di casa parte con il piede schiacciato sull’acceleratore. Uno dei momenti decisivi della sfida è poco prima del ventesimo del secondo tempo, quando Sozza prima assegna un rigore alla Roma per fallo di Pasalic su Koné, poi va al Var e lo toglie non giudicando l’intervento meritevole del penalty. Scatenando anche parecchie polemiche della panchina romanista. Al 67′ i primi cambi della partita, con Gasperini che inserisce Samardzic e Sulemana, al posto di Pasalic e De Ketelaere. Al 69′ subito pericoloso Sulemana su assist di Ederson, provvidenziale intervento di Rensch che devia in calcio d’angolo. Un minuto dopo bella palla di Lookman per Djimsiti, che di testa manda di poco sul fondo. Al 76′ Atalanta di nuovo in vantaggio: accelerazione sulla sinistra di Lookman, palla in mezzo per Samardzic, dopo un rimpallo la sfera finisce al limite dell’area e Sulemana calcia di prima intenzione, fulminando Svilar. Nel finale triplo cambio per Ranieri: fuori Shomurodov, Koné e Dovbyk, dentro Baldanzi, El Shaarawy e Saelemaekers. La Roma va all’arrembaggio, ma l’Atalanta si difende fino al triplice fischio di Sozza (polemiche anche qui per la fine anticipata).

Un risultato difficile da digerire per la Roma – soprattutto per il rigore che poteva cambiare il destino del match – che ora si trova alle spalle di Juve e Lazio e deve compiere un autentico miracolo per trovare la Champions. Ma il destino non dipende solo dai giallorossi: con l’en plein delle avversarie nelle ultime due il sogno sfumerà del tutto.

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